Casera Militare Umberto I
Casa Militare Umberto I
Nel 1897 viene costituito un comitato, presieduto dagli illustri milanesi Amato Amati, Giacinto Bruzzesi e Giuseppe Candiani (detti l'A B C di Turate), con il concorso della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, per raccogliere fondi allo scopo di acquistare, dagli eredi Zerbi di Saronno, la settecentesca villa Ala Ponzone, sita in Turate (Co), successivamente trasformata in una casa di riposo per i reduci di tutte le battaglie e le guerre combattute in nome dell'Italia.
Il contratto di acquisto viene firmato il 10 ottobre 1897. Il 18 gennaio dell'anno successivo Re Umberto I consente che la Casa sia intitolata a suo nome. Con il Regio Decreto n.187 del 23 giugno 1898 la Casa Militare è costituita in Ente morale e viene approvato lo Statuto. Possono accedere alla Casa tutti coloro che, superati i 60 anni di età (in seguito 65), abbiano partecipato ad almeno una Campagna di guerra dello Stato italiano (dalle Campagne Risorgimentali, via via fino alla Seconda Guerra Mondiale) e siano in grado di dimostrare di essere nullatenenti e di vivere in una situazione di difficoltà.
I primi tre veterani ammessi nell'Istituto entrarono il 6 marzo 1899 e furono ritratti da Achille Beltrame sulla copertina di un numero della Domenica del Corriere. Nell'arco degli oltre cent'anni di vita della Casa, vi furono ospitati circa 3500 veterani, provenienti da tutta Italia.